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Mercoledì, 29 Ottobre 2025 07:24

AI Apply: un utilizzo competitivo, sicuro e sostenibile in tutta Europa dell’Intelligenza Artificiale.

Ad ottobre 2025 è stata lanciata “la strategia Apply AI” volta alla promozione di un utilizzo competitivo, sicuro e sostenibile in tutta Europa dell’Intelligenza Artificiale.

Tra gli obiettivi principali presentati vi è anzitutto un rafforzamento della sovranità tecnologica europea ovvero rendere -tendenzialmente- indipendente l’UE dalle tecnologie esterne, oltre ad una promozione della filosofia “AI first” ovvero il considerare l’AI non come una minaccia, un “qualcosa da evitare” ma come una possibilità, una leva di crescita andando a valutare, naturalmente sia rischi che benefici.
Ma non è tutto: al centro della strategia vi sono anche, e soprattutto le Piccole e Medie imprese, che si è constatato essere escluse da processi di innovazione e pertanto si è posti l’obiettivo di agevolarle.
Per sviluppare questo ambizioso, quanto necessario, progetto, sono stati mobilitati fondi per un valore totale di circa un miliardo di euro il cui scopo è l’accelerare la fruizione dell’AI in vari settori. Certamente l’Unione Europea può contare anche sugli “European Digital Innovation Hubs”, solidi alleati da far evolvere in Experience Centres for AI, al fine di facilitare l’accesso alle tecnologie e alle competenza.
Sono inoltre previste partnership pubblico-private per sviluppare soluzioni IA in settori ad alto impatto e un’integrazione con altre iniziative europee come:
AI in Science: per applicare l’IA alla ricerca scientifica.
AI for Public Services: per migliorare l’efficienza della pubblica amministrazione.

I settori interessati
Moltissime le conseguenze che sono attese da questo tipo di manovra in quanto molteplici sono i settori che risultano essere interessati
sanità: L’intelligenza artificiale sta trasformando la medicina, rendendo le diagnosi più rapide e precise grazie all’analisi automatica di immagini e dati clinici. Inoltre, ottimizza la gestione ospedaliera, riducendo attese e migliorando l’allocazione delle risorse.In alcuni ospedali europei, l’IA analizza immagini retiniche per diagnosticare precocemente la retinopatia diabetica.
mobilità: l’IA migliora la sicurezza stradale e la fluidità del traffico grazie a sistemi predittivi e di guida autonoma. Le città possono regolare i semafori in tempo reale e pianificare percorsi più efficienti per i mezzi pubblici. La città di Barcellona sta già da tempo utilizzando l’IA per gestire il traffico urbano, riducendo del 20% i tempi di percorrenza nelle ore di punta.
energia: nel settore energetico, l’IA consente di prevedere la domanda, ottimizzare la distribuzione e integrare meglio le fonti rinnovabili. Le reti intelligenti bilanciano produzione e consumo, riducendo gli sprechi. In Germania, l’IA prevede la produzione fotovoltaica e regola l’immissione in rete per evitare sovraccarichi.
agricoltura: Grazie all’IA, l’agricoltura diventa più sostenibile e precisa: droni e sensori monitorano le colture, mentre algoritmi ottimizzano irrigazione e fertilizzazione.
In Emilia-Romagna, alcune aziende usano IA per dosare fertilizzanti in modo mirato, riducendo l’inquinamento.
cultura e creatività: L’AI supporta artisti e istituzioni culturali nella creazione, traduzione e valorizzazione del patrimonio. Musei e archivi possono offrire esperienze personalizzate e interattive.
In quest’ambito abbiamo un esempio sul nostro territorio nazionale: il Museo Egizio di Torino usa l’IA per offrire tour personalizzati e traduzioni in tempo reale.
SI prevede pertanto che una fruizione consapevole dell’Intelligenza Artificiale comporterà un maggior efficientamento e una maggiore competitività dei settori produttivi europei.

AI Act e AI Apply: l’europa punta ad essere “continente dell’AI”
Questa strategia si affianca ad altre iniziative come “AI in Science” e punta a fare dell’Europa un vero e proprio “Continente dell’Intelligenza Artificiale.”
Ma di certo non stupisce, di questi tempi, l’interesse della comunità europea nell’ambito considerando che, pochi mesi fa, è stato emanato l’AI Act -che ricordiamo sempre prevede un’applicazione graduale che si completerà a marzo 2026  (link agli articoli dedicati in calce)
Ci sono però delle precisazioni da fare in merito a questi due pilastri che sono tanto complementari quanto diversi: l’AI Act stabilisce le regole per un uso sicuro ed etico dell’IA mentre Apply AI si concentra sull’implementazione concreta dell’IA nei settori strategici e nella vita quotidiana.
I due strumenti non si sovrappongono, ma si completano: l’AI Act definisce il quadro normativo, mentre Apply AI ne rappresenta la traduzione operativa.
L’AI Act è una legge vincolante che stabilisce regole precise per lo sviluppo, la distribuzione e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Classifica i sistemi AI in base al rischio, impone obblighi stringenti per quelli ad alto rischio e vieta alcune applicazioni pericolose. Il suo obiettivo è garantire che l’IA sia sicura, trasparente, etica e non discriminatoria.
La strategia Apply AI, invece, non è una legge ma un piano d’azione. Il suo scopo è accelerare l’adozione dell’IA in Europa, promuovendo investimenti, formazione, sperimentazione e diffusione nei settori strategici. Mentre l’AI Act dice cosa si può fare e come farlo in sicurezza, Apply AI si occupa di come farlo concretamente, fornendo strumenti, risorse e incentivi.

Gli obiettivi trasversali
L’ Apply AI ha posto nel testo anche degli obiettivi trasversali, con delle ipotesi di soluzioni che sono state individuate

Formazione e competenze digitali
Per rendere l’adozione dell’intelligenza artificiale realmente inclusiva, la strategia “Apply AI” punta a colmare il divario di competenze digitali: vengono promossi percorsi formativi dedicati a studenti, lavoratori e dirigenti, insieme a programmi di riqualificazione professionale.
Parallelamente, si incentivano iniziative per attrarre e trattenere talenti specializzati in IA, rafforzando così la competitività europea nel settore.

Sperimentazione e test-before-invest
Per ridurre i rischi legati all’adozione dell’IA, “Apply AI” propone ambienti di sperimentazione controllata dove imprese e pubbliche amministrazioni possono testare soluzioni prima di implementarle su larga scala.
Laboratori di prova, sandbox normativi e collaborazioni con università e centri di ricerca permettono di accelerare l’innovazione in modo sicuro e responsabile.

Interoperabilità e standard europei
Una diffusione armonizzata dell’intelligenza artificiale richiede regole condivise. La strategia promuove standard tecnici comuni, linee guida etiche e operative, e infrastrutture digitali europee accessibili anche alle PMI.
Un esempio concreto sono le piattaforme IA open source per la pubblica amministrazione, progettate per essere compatibili con i sistemi nazionali.
Monitoraggio e valutazione dell’impatto

In definitiva, l’“Apply AI” rappresenta un passo strategico verso un’adozione responsabile e inclusiva dell’intelligenza artificiale in Europa. Con un approccio concreto e multilivello, la strategia punta a trasformare l’IA in un motore di innovazione accessibile, sicuro e sostenibile.

In allegato il testo completo e una breve tabella di riepilogo sulle differenze principali tra l’AI Act e l’AI Apply

Link dei precedenti articoli sull'argomento