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Martedì, 25 Novembre 2025 10:50

Bruxelles lancia il nuovo pacchetto digitale: meno burocrazia e più innovazione

La Commissione Europea ha presentato un pacchetto digitale che promette di rivoluzionare il rapporto tra imprese e istituzioni con l'obiettivo di ridurre gli oneri amministrativi, semplificare le regole e introdurre strumenti digitali che possano generare risparmi fino a 150 miliardi di euro l’anno. Una svolta che punta a liberare tempo e risorse per l’innovazione, rafforzando la competitività del mercato unico. 


Omnibus digitale: regole più snelle
Il "cuore della riforma" è l’Omnibus digitale, pensato per mettere ordine l'attuale "giungla normativa" che oggi rallenta le imprese: si è pertato deciso per una maggiore armonizzazione della regolamentazione di Intelligenza artificiale, cibersicurezza e protezione dei dati, evitando duplicazioni e conflitti.

Per le PMI e le start-up sono previsti requisiti ridotti e spazi di sperimentazione normativa, veri e propri laboratori dove testare nuove soluzioni senza rischiare sanzioni; anche il GDPR sarà chiarito e reso più uniforme, mentre le regole sui cookie verranno modernizzate per ridurre la “fatica da banner” e restituire agli utenti un’esperienza digitale più fluida.


L’Unione dei dati: il nuovo capitale europeo
Il secondo pilastro riguarda i dati, considerati la risorsa strategica del futuro. La Commissione vuole ampliare l’accesso a dataset di alta qualità per l’addestramento dell’intelligenza artificiale, creando laboratori e strumenti di supporto, puntando, al contempo alla sovranità europea, proteggendo i dati sensibili e garantendo un trattamento equo anche all’estero.

Ciò viene fatto in virtù di un ottica che vede un equilibrio tra apertura e protezione sarà la chiave per coniugare innovazione e sicurezza.


Portafoglio digitale: la rivoluzione delle imprese
Il terzo pilastro è il Portafoglio europeo per le imprese, uno strumento digitale unificato che consentirà di firmare, archiviare e scambiare documenti in modo sicuro e riconosciuto in tutti gli Stati membri. Le comunicazioni con le autorità pubbliche saranno semplificate e uniformi, riducendo tempi e costi con un risparmio stimato di circa 150 miliardi di euro l’anno, risorse che potranno essere reinvestite in innovazione e occupazione. Se ben implementato, il portafoglio digitale diventerà non solo un mezzo di semplificazione burocratica, ma anche un motore di crescita economica.


I vantaggi per l’IA
Il pacchetto digitale avrà un impatto diretto sullo sviluppo dell’intelligenza artificiale. La semplificazione delle regole ridurrà la burocrazia e permetterà alle imprese di concentrarsi sull’innovazione, mentre l’accesso a dati di qualità offrirà la possibilità di addestrare algoritmi più precisi e affidabili; inoltre, il rinvio delle norme per i sistemi ad alto rischio fino al 2027 darà alle aziende più tempo per adeguarsi, evitando costi eccessivi e favorendo soluzioni solide.
In questo modo, l’Europa punta a colmare il divario con Stati Uniti e Cina e a diventare un terreno fertile per start-up e grandi aziende tecnologiche.

Prospettive e rischi
Le proposte legislative passeranno ora al Parlamento europeo e al Consiglio per l’adozione, mentre la Commissione ha avviato una consultazione pubblica sul controllo dell’adeguatezza digitale, aperta fino all’11 marzo 2026.

Si tratta di un passaggio cruciale, perché il pacchetto digitale rappresenta una grande opportunità ma porta con sé anche rischi evidenti. La semplificazione normativa promette chiarezza, ma resta da verificare se gli Stati membri sapranno applicarla in modo uniforme. Il rinvio delle regole sull’IA ad alto rischio offre respiro alle aziende, ma lascia aperti interrogativi sulla sicurezza in settori sensibili. Allo stesso modo, il portafoglio digitale promette risparmi enormi, ma la sua efficacia dipenderà dalla capacità di renderlo davvero operativo e sicuro. In definitiva, il successo del pacchetto dipenderà dalla volontà politica e dalla capacità di trasformare le promesse in realtà: senza un’applicazione concreta e coerente, rischia di restare un progetto ambizioso ma incompiuto

In allegato il comunicato stampa in forma integrale del 19 novembre p.v.