L’elettrolisi è un processo chimico che serve a separare le sostanze usando l’elettricità. L’elettricità funziona come una specie di “forza” che rompe le molecole. Un esempio molto conosciuto è l’elettrolisi dell’acqua, dove la corrente elettrica “spezza” la molecola dell’acqua (H₂O) e succede questo:
• al catodo (polo negativo): gli ioni H⁺ ricevono elettroni → si trasformano in idrogeno gassoso (H₂);
• all’anodo (polo positivo): gli ioni OH⁻ perdono elettroni → si trasformano in ossigeno gassoso (O₂).
L’ossigeno che si forma non viene aggiunto, ma è già presente nella molecola d’acqua.
Viene liberato grazie alla reazione chimica, in cui gli ioni OH⁻ cedono elettroni e si uniscono per formare O₂.
Da questo processo si ha la possibilità di ottenere energia elettrica pulita proveniente dall’idrogeno: un’energia che può essere utilizzata in molteplici casi dalle case, ai dispositivi elettronici sino ai sistemi militari.
Tramite le celle a combustione si ottiene una sorta di “batteria” che fino a che c’è idrogeno non si può scaricare!
L’idrogeno come carburante green per la transizione ecologica
La transizione ecologica è uno dei temi più importanti del nostro tempo in quanto permetterebbe di evitare danni irreversibili al clima e agli ecosistemi oltre che a migliorare sia la qualità della vita sia quella della salute delle persone.
È, inoltre, uno dei principali obiettivi dell’agenda 2030 dell’ONU, la quale fissa quelli che sono gli obiettivi globali per contrastare il cambiamento climatico.
Negli ultimi anni, l’idrogeno è stato sempre più considerato come possibile carburante per le auto elettriche, segnando un grande passo avanti nel settore dell’automotive.
Questi veicoli, infatti, non emettono CO₂: il loro unico “scarto” è il vapore acqueo, rendendoli estremamente puliti dal punto di vista ambientale. A differenza della maggior parte delle auto elettriche attuali, le vetture a idrogeno vantano tempi di ricarica molto rapidi e un’autonomia elevata, grazie all’uso delle celle a combustibile.
Tuttavia, questa tecnologia deve ancora superare alcune sfide importanti: in particolare, l’elevato costo di produzione dell’idrogeno e la scarsa diffusione delle stazioni di rifornimento.
Non tutto l’idrogeno che viene prodotto tramite l’elettrolisi è automaticamente utile per la transizione ecologica: dipende infatti dal tipo di energia elettrica che è stata utilizzata per attivare l’elettrolisi.
Pertanto, anche se l’elettrolisi non emette CO₂ dipende dalla “carbon footprint” dell’elettricità usata ed è per questo che l’Unione Europea e molti esperti insistono sul fatto che solo l’idrogeno verde è davvero strategico per la decarbonizzazione.
L’idrogeno è pertanto diventato uno degli attori principali all’interno del dibattito della transizione energetica e sulla lotta al cambiamento climatico.
L’idrogeno è al centro di una rivoluzione energetica che nasce dal bisogno collettivo di cambiare rotta: L’obiettivo? Rendere l’energia pulita competitiva su quella fossile.
Sarà questo il cuore del duecentocinquantesimo Coffeetech… il 19 settembre ore 8.00 (o dalle 7.30 per caffè e focaccia), avremo con noi Michele Ferri, CSO di Antares Electrolysis e ricercatore IIT che ci racconterà come la società, nata come spin off dell’Istituto Italiano di Tecnologia sta affrontando questa importante sfida nel campo della transizione ecologica.
Prenotazioni al link: https://COFFEETECH.08b600baac75a892df62747d3cc2624d-gdprlock
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